Lo Spazio Thetis in occasione della Biennale di Architettura di Venezia ospita la personale  “Marica Moro. Genesis second day”, a cura di Fortunato D’Amico e Antonietta Grandesso, sul tema della rigenerazione tra natura uomo e architettura.

L’artista per questa occasione ha realizzato la scultura monumentale Genesis 2 il cui soggetto è un individuo che emerge da un vaso da giardino a evocare la nascita dell’uomo dal grembo della terra madre e quindi il suo legame indissolubile con essa. A tale proposito Marica Moro, nel processo di creazione dell’opera, utilizza elementi naturali come l’argilla, l’acqua e la resina, nei quali il colore assume un ruolo caratterizzante in cui il blu per la base del vaso fa riferimento all’acqua – elemento da cui trae origine la vita – e si unisce al rosso e al marrone – colori legati alla terra – e al giallo e al verde, toni che l’artista associa alla vita.

L’uomo è reso con pigmenti giallo ocra, che richiamano la luce, il sole e il movimento a indicare l’attività umana, il suo legame con la natura e il suo ruolo fondamentale nell’evoluzione della società e dell’architettura.

 Il grande vaso-scultura Genesis 2 di Marica Moro collocato  nell’ampio giardino, istituisce un dialogo con l’opera adiacente di Michelangelo Pistoletto Terzo Paradiso – Coltivare la città, infatti entrambi i lavori condividono il tema della rigenerazione dell’uomo per concepire la creazione di una città fondata su un nuovo rapporto tra terra e architettura.

Il lavoro di Pistoletto è caratterizzato da una struttura a tre cerchi, a evocare il segno matematico dell’infinito e sviluppa al suo esterno un grande orto, che coinvolge per la sua coltivazione bambini, anziani e associazioni. La scultura di Marica Moro pone l’accento sulla necessità di promuovere un’interazione innovativa tra la natura e l’attività umana per uno sviluppo tecnologico e sociale fondato su valori etici.

Allo Spazio Thetis l’accostamento dei due lavori di Marica Moro e di Michelangelo Pistoletto  prosegue il discorso artistico nato a Milano in occasione del Salone del Mobile 2014  con la realizzazione, sul tetto di Superstudio, di un grande orto urbano pensile che interagisce con il grande vaso da giardino contenente un individuo, metafora dell’avvento di un’umanità legata alla natura e basata sulla cooperazione e la partecipazione.

Marica Moro allo Spazio Thetis pone ancora una volta l’accento sul concetto di genesi, come necessità di un ritorno alle origini, per ritrovare il forte legame e l’equilibrio fra l’uomo e la terra, per un’evoluzione positiva proiettata nel futuro.

Tematiche che sono da sempre presenti nella riflessione artistica dell’artista e sono espresse nelle sue opere attraverso la sperimentazione di linguaggi diversi che spaziano dalla pittura al disegno, alla scultura, al video e all’installazione.

Il SuperOrtoPiù è un grande orto urbano di 750 mq, progettato da Michelangelo PistolettoCittàdellartesul tetto del SuperstudioPiù di Milano. L’installazione rimarrà funzionante da aprile a giugno 2014, e in maniera permanente durante tutto il periodo dell’ Expo 2015, e accoglierà il tracciato del Terzo Paradiso, segno creato dall’artista per promuovere l’incontro tra natura e attività umane, diventato un simbolo di rigenerazione dei luoghi e dei territori che lo ospitano.

L’evento, curato da Fortunato D’Amico, in collaborazione con n.o.v.a. civitas e A.I.A.P.P. sezione Piemonte e Valle d’Aosta – Sezione Lombardia, ospiterà le installazioni di artisti, tra cui quelle di Marica Moro, e le mostre dedicate al paesaggio, le proposte delle aziende che operano per la costruzione delle città inserite nell’ecosistema.

 

 

During the Venice Biennale of Architecture, Spazio Thetis is hosting the personal exhibition “Marica Moro. Genesis second day”, curated by Fortunato D’Amico and Antonietta Grandesso, on the subject of regeneration involving Man, Nature and architecture.

For the occasion the artist has created the monumental sculpture Genesis 2 that represents a human being emerging from a flowerpot to recall the birth of Man from Mother Earth’s womb and consequently his/her indissoluble link with her. For this work Marica Moro makes use of natural elements like clay, water and resin, in which colours play a symbolic role:  blue, at the base of the pot, stands for water – the element in which life has its origins; this merges with red and brown –  symbolizing earth – and with yellow and green – colours the artist associates with life.

Man is rendered in yellow ochre pigments that are reminiscent of  light, sun and movement and indicate human activity, its link with nature and its fundamental role in the evolution of society and architecture.

 The large sculpture-pot Genesis 2, placed in the spacious garden, establishes a communication with the adjoining work by Michelangelo Pistoletto, Terzo Paradiso – Coltivare la città; both works share the theme of the regeneration of Man in order to devise the creation of a city founded on a new relationship between Earth and architecture.

Pistoletto’s work is characterized by a three-circle structure recalling the mathematical infinity sign and develops in a large vegetable garden whose cultivation involves children, old people and associations. Marica Moro’s sculpture emphasizes the need to promote a new interaction between Nature and human activity for a social and technological development based on ethical values.

The juxtaposition of the two works by Marica Moro and Michelangelo Pistoletto at Spazio Thetis is carrying on the artistic dialogue which began in 2014 during Milan Furniture Fair (Salone del Mobile 2014) with the creation of a big urban vegetable garden on the roof of Superstudio Più that interacts with a large flowerpot containing a human being, as a metaphor for the coming of a humanity tied to Nature and relying on cooperation and participation.

At Spazio Thetis Marica Moro is laying once again the stress on the concept of genesis as a need to go back to Man’s origins, in order to restore the strong bond and the balance between Man and Earth for a positive evolution that is projected into the future.

These themes are always present in the artist’s creative reflection and are expressed in her works through the experimentation of different languages, ranging from painting to drawing, from sculpture to video art, to installations.

SuperOrtoPiù is a large urban vegetable garden measuring 750 square metres, designed by Michelangelo PistolettoCittàdellarte – on the roof of SuperstudioPiù in Milan. The installation will remain in operation from April to June 2014 and permanently throughout the period of Expo 2015; it will include the track of Terzo Paradiso, designed by the artist to promote the encounter between Nature and human activities and symbolizing the regeneration of the places and areas that host it.

The event, curated by Fortunato D’Amico, in collaboration with N.O.V.A.. civitas and A.I.A.P.P., Piedmont and Valle d’Aosta Sections – Lombardy Section, will include some artists’ installations, among which Marica Moro’s, exhibitions devoted to the landscape and proposals from companies working on the construction of cities that are integrated into the ecosystem.